lunedì 14 maggio 2012

Durian, un'esperienza estrema !

Per anni l'ho visto sui banchetti all'aperto ed in alcuni punti molto isolati di qualche mini-market solo per locals.

L'odore che lo circondava mi ha sempre tenuto alla larga anche se allo stesso tempo ne sono sempre stato attratto, sia per quanto sentivo dire dai miei amici indigeni, sia guardando alcune trasmissioni di cibo estremo come Orrori da Gustare con Andrew Zimmern.

La prima sera a Jalan Alor l'ho visto, era là appoggiato sul primo banchetto all'angolo con Changkat ma quel giorno non era quello giusto.

Questa sera, grazie alla compagnia di Adam (un americano ex chef che sta andando a Hanoi in Vietnam per un colloquio di lavoro) e la sua amica Christine (malese) ho rotto il ghiaccio.

Non mi piace "rubare" testi o descrizioni ma in questo caso wikipedia aiuta tantissimo:

" Il durian botanicamente Durio zibetinus L., (noto anche con il nome italianizzato di "durione") è il frutto degli alberi del genere Durio, appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Il nome di questo frutto deriva dal malese, precisamente dal termine duri + il suffisso nominale an, traducibile in italiano con "frutto spinoso".

Zona di diffusione
La zona d'origine di questo frutto è il Sudest Aisatico, che è del resto anche la regione in cui la sua coltivazione e la sua vendita restano circoscritte. Il durian è al contempo amato e odiato: a testimonianza del primo aspetto, v'è sicuramente l'appellativo che si è guadagnato presso le popolazioni locali, che sogliono definirlo "il re dei frutti". Emana un caratteristico odore, forte e penetrante anche quando il frutto è ancora chiuso. Tale odore provoca reazioni contrastanti che vanno dall'intenso apprezzamento ad un profondo disgusto, in contrasto con il sapore delicato e gradevole, definito dal naturalista inglese Alfred Russell Wallace come ricca crema pasticcera con forti sentori di mandorla, con possibili retrogusti di salsa di cipolla, crema di formaggio, sherry. L'odore acre e pungente, al punto da ricordare a chi ne è disgustato del materiale putrescente o purulento, escrementi animali, acqua di scolo o sudore stantio, invade spesso le città di questa parte d'Asia, tanto che a Singapore le autorità hanno esplicitamente vietato di intodurre i durian sui mezzi di trasporto pubblici."

Andiamo per gradi:





Eccoli, adagiati sul banchetto, placidi e apparentemente per nulla minacciosi. 

Nè Adam nè il sottoscritto abbiamo mai provato il re dei frutti e la presenza di Christine ci ha aiutato tantissimo nel fare il passo decisivo. 

Lei si avvicina, parla col fruttarolo, sceglie quello che le sembra più fresco e ci sediamo. 

Confesso che l'odore che aleggia intorno è poco invitante.

Ci mettiamo a tavola e con un paio di mosse rapide, il Durian è a nostra portata:


L'esterno è assolutamente duro e con aculei molto appuntiti. Il Durian cresce sugli alberi e si raccoglie solo da terra, non ci si arrampica. Quindi se mai camminerete tra alberi di Durian durante il periodo del raccolto, assicuratevi di avere un casco, perchè rischiate di avere la testa aperta in due.

Nell'interno trovate quelli che sembrano dei bussolotti (presente quelli gialli all'interno delle ovette con sorpresa?).

Dimenticavo, il Durian può procurarvi dei sensi di innalzamento della tempertura, ecco perchè vanno sempre accompagnati con dei mangosteen (che non hanno nulla a che vedere coi Mango) frutti che dovrebbero creare l'effetto contrario (la teoria dello yin e dello yang è spesso presente da queste parti).

Qui sotto li potete vedere, insieme con Alan ed il sottoscritto ancora sorridenti prima della prova:


Ci mettiamo il guanto di ordinanza (se no le mani puzzeranno per ore) e ci si lancia.

Va bene che  Alfred Russell Wallace era inglese e che ci sentiva dello sherry, ma forse ne aveva già bevuto troppo quando ha assaggiato il Durian.

La consistenza al tatto è la prima cosa che colpisce: c'è del viscido e del pastoso allo stesso tempo. L'esterno del "bussolotto" è così mentre l'interno è più duro, una specie di osso che non si mangia.

Non ci si deve pensare troppo, meglio mangiare e presto. In bocca questa consistenza glutinosa (ci abbiamo messo un'ora per darle una definizione!) è fortissima e il sapore è assurdo, un misto tra la banana e la cipolla cotta.


Christine è stata brava nel cogliermi al primo boccone.

Ma è tutta questione di abitudine; passato lo shock iniziale, non è che poi sia così disgustoso come potevamo attenderci. E' vero quello che ho sentito dire, ovvero che l'odore è molto più tremendo del gusto.

Intendiamoci, non è un frutto al quale il nostro palato è abituato e non penso possa nemmeno pensare di poter essere promosso in Europa, nemmeno se gli dessero un taglio afrodisiaco, però alla fine non è nemmeno così disgustoso.

Riusciamo quindi a finirlo, tra gli sguardi incuriositi dei locals che passano lì vicino e che non mancano di sghignazzare.

Il campo di battaglia si presenta così:


E anche questa è fatta. 

Lo rimangerei? probabilmente no ma, se sfidato, potrei tranquillamente vincere!

Mentre vi scrivo, ho ancora il sapore del Durian in bocca, nonostante le due birre che ci siam bevuti nella speranza di eliminarlo e la pulizia dei denti.

Spero di non avere gli incubi.

A presto


4 commenti:

  1. Si dice che non bisogna bere alcolici dopo aver mangiato il durian perchè avrebbe degli effetti allucinanti. A voi è successo qualcosa di simile?

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  2. Ciao, a noi non è successo nulla, il potenziale effetto di aumento della temperatura corporea è stato tamponato coi mangosteen. Dopo il durian andammo a farci delle birrette senza alcuna conseguenza.
    Buon anno

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  3. Seguo sempre Zimmern e sarei curiosissimo di provare il durian...peccato che in Italia sia introvabile! A dirla tutta non l'ho trovato neanche su internet....chissà come mai! :D

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  4. Il mio compagno ha mangiato il durian e aveva le mani super puzzolenti, ha provato a lavarsele con il Listerine ed è andato via..

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