giovedì 3 gennaio 2013

Bangkok, On Nut Market Food Court

3 Gennaio 2013

On Nut è una delle tante stazioni della BTS, lo sky train (treno sopraelevato) che grazie alle sue due linee permette di spostarsi in maniera rapida ed economica bypassando il costante e temibile traffico della capitale della Thailandia.

Spesso capita che presso le più importanti fermate della BTS ci sia un mercato con annessa una food court. 

E' questo il caso di On Nut, ove il mercato è visibile direttamente dalla stazione (opposto si trova un centro commerciale) ed è quindi impossibile perderselo.

La parte destra del mercato è occupata da una food court, concetto che abbiamo già esaminato in passato e che vede come al solito tavolini al centro, stand gastronomici ai lati ed in più un palco ove una band locale suona dal vivo.



E' aperto tutti i giorni ma se volete andarci per mangiare, il momento migliore è dalle 17.30 in poi, poco prima dell'arrivo dei Thai appena usciti dal lavoro (se tardate potrebbe risultare difficile trovare un tavolo tutto per voi).



On Nut Market è lì da tempo immemorabile ma la mia prima volta è stata grazie alla preziosa amicizia con Hans, un olandese che vive a Bangkok da 17 anni, sposato con una deliziosa e simpatica Thai, i quali risiedono nelle vicinanze.

Qui di turisti se ne vedono pochi, i frequentatori sono soprattutto Thai e qualche expat occidentale che è riuscito ad ambientarsi totalmente con la cultura gastronomica locale.

Anche in Tailandia, così come negli altri paesi del Sud-est Asiatico, mangiare fuori è assolutamente una consuetudine, perché meno caro e meno impegnativo del comprare gli ingredienti al supermarket e cucinarsi la cena. Se proprio sono di fretta, comprano per asporto e consumano a casa. 

Solo nel week end le famiglie più tradizionali, preparano e consumano i pasti entro le mura domestiche, e non sempre.

Ecco quindi che ieri sera ho incontrato la coppietta di amici e ci siamo fatti un paio di ore divertenti tra una birra (Singha Beer) chiacchiere e un paio di piatti tradizionali.

Ho iniziato con un Tom Kha Kai, una della due zuppe nazionali della Tailandia (l'altra è il famigerato e piccantissimo Tom Yum).


A base di latte di cocco diluito in brodo di pollo, vi trovate dentro quasi tutti i sapori della Thailandia  dal lemon grass, al bamboo, allo zenzero, al peperoncino, al lime spremuto, al coriandolo ed altre amenità che uniti alla carne di pollo e ad alcune verdure (ricordo i funghi ma anche delle mini-melanzane) vi daranno un esplosivo mix di aspro-amaro-piccante-dolce che solo da queste parti si può sperimentare. Il tutto accompagnato da riso bianco, a mo' di pane. 

La tecnica vorrebbe che si prendesse un cucchiaio di riso per poi immergerlo nel brodetto cercando anche di raccogliere del pollo e della verdura.

Travolto da questo incredibile cocktail di sapori, ci prendiamo una pausa e, tra una chiacchiera ed un sorso di Singha, passa un'ora e ci raggiunge la moglie di Hans, appena uscita dall'ufficio. 

Come ogni Thai che si rispetti, anche lei non è una mangiona, nel senso che invece che mangiare 2 o 3 volte al giorno in modo consistente, preferisce spalmare i pasti sull'intero arco della giornata, aumentandone la frequenza e riducendo nel contempo la quantità mangiata.

Devo dire che questo stile è sicuramente più salutare dei nostri pasti pantagruelici.

Ad ogni modo, visto che conosce la mia innata curiosità per il cibo locale, mi porta con se a fare un giretto per gli stand mentre Hans tiene il tavolo.

Il pesce in Sud-est Asiatico è un qualcosa che tendo ad evitare perché di solito sa di fango ed in questo caso devo dire che, come gusto, per nulla si avvicina al nostro.

Cvd, sceglie un pesce. Non sono certo nelle condizioni di protestare, faccio buon viso a cattivo gioco e mi rassegno ad un qualcosa che non mi piacerà.


Ora, dare un nome a questo pesce in italiano od in inglese è stato impossibile, vi scrivo qui come è stato pronunciato il nome in Thai: Planin Fish. Non perdete tempo a cercarlo su google, perché non c'è, ma se avete miglior fortuna del sottoscritto e trovate qualcosa che suoni così, per favore scrivetemi.

A destra potete vedere il pesce già pronto per essere mangiato, accompagnato a sinistra da sottilissimi spaghettini di riso freddi, da foglie di varie origini ed un salsa super piccante.

Anche in questo caso la tecnica è quella di arrotolare gli spaghettini con la forchetta, posizionarli sul cucchiaio, immergerlo nel pesce col suo sughetto, mentre con l'altra mano prendere un paio di foglie e tocciarle nella salsa piccante. Infine tutto insieme in bocca.

Buono anche qui il mix di sapori, soprattutto grazie alle foglie ed alla salsa, che insieme mitigano quel pur sempre presente, seppure solo accennato, sapore fangoso che il pesce ha da queste parti.

Buon anno!

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